The Italian Eye Magazine / Chiamami col tuo nome: innamorarsi nella magica Lombardia di Guadagnino
“Chiamami col tuo nome“, Oscar come miglior sceneggiatura non originale, resterà nei cuori di chi lo ama come uno di quei film che segnano le epoche. A far da cornice a questa indimenticabile storia d’amore è la bellissima Lombardia, in grado di rendere la fotografia del film mozzafiato. Il fascino delle campagne lombarde regala infatti riprese catartiche, che colpiscono tutti e cinque i sensi dello spettatore. Si smette così di essere passivi, provando emozioni pari a quelle dei protagonisti.
La lontana estate del 1983 era segnata da colorati pantaloncini corti e giri in bicicletta. Se voleste perdervi, o ritrovarvi, nella magia di quell’anno i luoghi veri e propri sono questi:
Moscazzano e villa Albergoni
È tra le mura in tipico stile italiano di Villa Vimercati Griffoni Albergoni che Elio si innamora di Oliver. Il primo, interpretato dal geniale Timothée Chalamet, è un colto e affascinante diciassettenne italiano; il secondo, invece, un ventiquattrenne americano.
Le grandi finestre, la bellissima vasca esterna, complice di momenti di desiderio palpabile, e l’immenso giardino ricco di albicocche, protagoniste del film con un ruolo tutt’altro che scontato, riportano immediatamente la mente dello spettatore alla calura estiva dell’83.
Crema
In Chiamami col tuo nome, Crema è completamente italiana, con il suo dialetto deciso, i tavolini all’aperto dei bar e i portici rinascimentali. Il regista Guadagnino, che vive proprio nei pressi di questa città, riesce a riportare gli spettatori indietro di trent’anni. Si allontana infatti dagli stereotipi classici con cui viene descritta l’Italia, creando invece ricordi vivissimi. È l’italianità di ogni angolo a fare da padrona, mostrando al mondo intero tesori nascosti.
Pandino e le campagne lodigiane
“I wanted you to know”, scena cult all’interno del film, avviene proprio in Piazza Vittorio Emanuele a Pandino. Quest’ultima diventa così per gli spettatori simbolo di verità e di liberazione. Questo paesino piccolissimo e le campagne nei dintorni di Lodi, dove i due protagonisti pedalano fino a perdersi, sono in grado di far innamorare chiunque ci passi anche solo una giornata, rubando il cuore dei visitatori con un fascino senza tempo.
Bergamo e le cascate del Serio
Bergamo Alta, con la sua bellezza classica e struggente, fa da cornice ad un bacio appassionato tra Elio e Oliver. I due, appoggiati all’Ateneo di Scienze, creano un momento indelebile nella mente di chi guarda. Impossibile dimenticarsi anche del ballo sfrenato a Santa Maria Maggiore, che riporta in auge la musica degli anni ’80 e un senso di libertà che ormai sembra quasi perduto.
Chiudendo gli occhi si possono ancora sentire le note di “Mistery of Love” e l’urlo liberatorio di Oliver, mentre corre sul pendio delle cascate del Serio. Cascate che, per il film, sono state aperte in via del tutto eccezionale solo per mezz’ora. Normalmente sono infatti accessibili solo in rare occasioni tra Giugno e Ottobre.
Sirmione, Lago di Garda
Un’iconica stretta di mano e l’esaltazione della bellezza del corpo avvengono tra la spiaggia Giamaica e le Grotte di Catullo, a Sirmione. È il Lago di Garda, quindi, a fare da sfondo al primo vero contatto tra i due amanti, per una scena indimenticabile. Scena ricca di desiderio tanto cercato e poi nascosto, che viene alla luce prepotentemente, impossibile da controllare.
Se Chiamami col tuo nome ha colpito profondamente anche voi, se volete immergervi in paesaggi impossibili da scordare e sentirvi parte di una storia d’amore profonda, in grado di toccare i punti più nascosti, allora prendetevi tre giorni, dimenticatevi il cellulare a casa, e partite alla volta delle campagne lombarde, che vi regaleranno emozioni irripetibili.