

Anna Piaggi: Manifesto di una libertà stupefacente
C’è una donna che si reinventa, cosa già di per sé difficile, milioni di volte. Ci sono 265 paia di scarpe, 932 cappelli e quasi 3000 vestiti. E poi c’è una penna, ma non una penna qualsiasi. È una penna irriverente, che scrive famelica. Scrive di qualunque cosa in qualunque momento, distruggendo barriere e stereotipi, assaporando l’antico e il nuovo, perfettamente in grado di regalare boccate di aria fresca ad ogni parola. Si uniscono i puntini e la figura finale compare lì,


Loretta Caponi: l'amore si veste di seta
È facile immaginarsi a ballare con l’amore della vita appena si mette piede da Loretta Caponi. È come guardare un mondo segreto da uno spioncino, con un misto di curiosità e paura. La curiosità di immergersi in un sogno e la paura di rovinare un posto così intimo. Il negozio si trova a Firenze in Piazza Antinori 4R, alla fine di via de’ Tornabuoni. È, ed è stato, meta di regnanti ed emiri, attratti dalla bellezza, dalla qualità e dalla ricercatezza dei tessuti e della manifat


Ryan James Caruthers: la nuova mascolinità tra arte e sesso
Sono gli uomini, quelli nuovi, moderni, quelli fuori dagli schemi il centro della fotografia di Ryan James Caruthers, ventiduenne americano vincitore del BJP Breakthrough Awards. E’ la delicatezza il valore intrinseco della sua serie autobiografica Tryouts, che racconta la nuova mascolinità da un punto di vista inedito. Viene da chiedersi per quale assurdo motivo non siamo riusciti a notarla prima. Le sue fotografie accarezzano tasti ancora oggi delicatissimi, rendendoli di c


Instagram: la nuova bellezza che nasce dalla noia
È dalle crepe che entra la luce, come fossero boccate di aria fresca. Instagram di crepe non ne ha avute però, almeno fino ad ora. Era diventato buio, noioso, scontato. Le dita scorrevano immagini sempre uguali, sorrisi, baci, fisici tonici. Prima innamorati, poi invidiosi, ora annoiati da queste vite troppo perfette. Sono i difetti quelli che ci mancano, quelli di cui abbiamo fame. Quelli che ci servono per distinguerci, per capirci, per toccarci dentro. Sono le storie reali


Diana Vreeland: L'imperatrice della moda che amava i cavalli da corsa
La prima cosa che si nota nei purosangue da corsa è la velocità. Sono potenti, selvaggi, inarrestabili. La competizione è linfa vitale nelle loro vene. Sono rari, quelli di cui si ricordano i nomi si contano sulle dita di una mano. Diana Vreeland amava i cavalli da corsa. Ne amava le qualità e la bellezza, il profumo di rispetto che impregna l’aria quando camminano maestosi. La Vreeland era senza ombra di dubbio una purosangue, non per estetica, ma per cuore. Non correva per


Il Museo Effimero della Moda: caducità e durata a Palazzo Pitti
Palazzo Pitti toglie il fiato già di per sé, ma la sua unione con il Palais Galliera di Parigi supera le aspettative. La nuova mostra “Il Museo Effimero della Moda” raccoglie 200 pezzi, tra abiti e accessori, dal 1800 fino ad oggi. Il curatore è nientemeno che Olivier Saillard, il giovanissimo direttore del Galliera, famoso per la sua mente creativa e la creazione di mostre impossibili da dimenticare. Saillard è l’uomo giusto al momento giusto, tocca i nostri tasti interni co


Ferragamo e gli anni '20: il ritorno in Italia del calzolaio delle Stelle
Un Salvatore Ferragamo in doppiopetto apre la nuova mostra che si tiene nel suo museo di Firenze, fondato dalla moglie nel 1995 e situato in via De’ Tornabuoni. La fotografia ritrae un uomo elegante e virile, che emana il sapore del successo. Era il 1927 e lo stilista tornava dall’America con il transatlantico Roma, stavolta in prima classe e non in terza come nel viaggio d’andata. Partito come semplice ciabattino, Ferragamo arriva a Firenze con un bagaglio completamente dive


Masstige: il binomio di lusso e fast fashion è in or out?
Tutti, o quasi tutti, abbiamo visto almeno una volta nella vita una delle collezioni che H&M ha creato in collaborazione con i colossi del lusso. Questa unione di poli opposti viene chiamata masstige, dove mass sta per mercato di massa e tige per prestige. La visibilità che ne consegue va a vantaggio di entrambe le parti, permettendo al brand di lusso di raggiungere un mercato decisamente più ampio di quello abituale e alla catena di fast fashion di aumentare la propria credi


See now buy now: dalla passerella all'online in tempo record
Tutto e subito è il must del momento. Il fenomeno del see now buy now, che permette al cliente di comprare i capi delle nuove collezioni a pochissime ore dalle sfilate, è in rapida espansione e la sua squadra vanta già componenti più che celebri, tra cui Burberry, primo promotore di questa nuova tendenza, Tom Ford, Proenza Schouler e l’americano Alexander Wang. Il piano diventa quindi quello di presentare solo due collezioni all’anno anziché quattro, comprensive spesso di cap